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Il Paloma tra storia e ricetta IBA

Altro che Margarita! Il drink a base tequila più diffuso e amato in Messico è il Paloma.
Che spopola ormai da un paio d’anni anche in Italia. E che ha conquistato i clienti di tutto il mondo. Non a caso, dal 2020 fa parte della lista IBA.


I bevitori più attenti e fedeli di cocktail & co lo sanno bene: l’esplosione di popolarità del Moscow Mule è stata probabilmente il fenomeno sociale da bancone più interessante degli ultimi anni. Ma la carica della novità, ammettiamolo, è ormai terminata da qualche tempo. Ora che anche il baretto a conduzione familiare sotto casa si è ormai dotato di Ginger Beer, sdoganando lo zenzero in alternativa al bianchetto dell’aperitivo e talvolta osando – seppur nell’errore – con cetriolini vari ed eventuali, nell’aria si avverte il desiderio di qualcosa di nuovo. Un’alternativa, una via di fuga, un cocktail da ordinare con un pizzico di spocchia pionieristica al bartender di turno per poi tornare dagli amici, proporre un assaggio collettivo e avviare così una propagazione del verbo via passaparola e hashtag sui social. Ottimo, la soluzione è arrivata: profuma di estate, profuma di Messico e risponde al nome di Paloma.

Secondo la sfera di cristallo che i migliori bartender italiani conservano accanto allo shaker, infatti, nei prossimi mesi ci troveremo a prendere sempre più confidenza con questo drink dagli accenti esotici, colorato quanto basta per fare la sua figura su Instagram e fresco a sufficienza per risultare gradevolissimo anche con l’alzarsi delle temperature. Già, ma quali sono i suoi ingredienti? Tequila, innanzitutto. Che sì, i più chic hanno incominciato a chiamare al maschile, il Tequila, seguendo un certo filone etimologico; ma che tutto sommato può ancora essere citata e ordinata al femminile, senza particolari spargimenti di insulti.

La ricetta, insomma, prevede il o la Tequila, che dir si voglia, ma anche una tonica al pompelmo rosa a tal proposito vi consigliamo la nuova uscita dalla casa cortese “Pink Lady” la soda al pompelmo rosa, completamente naturale, con vero infuso di scorze di pompelmo rosa, sentori floreali dell’ireos e pochi zuccheri, perfettamente bilanciata al palato. Il colore rosa è ottenuto esclusivamente da ingredienti di altissima qualità come il succo di carota nera (in alternativa una spremuta, o all’occorrenza anche un semplice succo, purché adeguatamente diluito), sciroppo d’agave e spremuta di lime. La sua storia, però, al contrario di quelle a loro modo suggestive dei vari Negroni e Moscow Mule, si perde nell’oscura notte delle probabilità mai del tutto confermate. Di certo le radici sono da ricercare in Messico, patria del Tequila, dell’agave e di grandi coltivazioni di pompelmi: per il resto, pare che la paternità del Paloma sia da attribuire a Don Javier Delgado Corona, proprietario del leggendario bar La Capilla della città di Tequila (ma dai), nello stato messicano di Jalisco; e che sia approdato negli Stati Uniti per la primissima volta grazie al visionario bartender Evan Harrison, che lo aveva inserito nella sua drink list battezzata «Popular Cocktails of The Rio Grande».

Il mix di lime e pompelmo, con l’aggiunta di sciroppo d’agave, rendono il tutto estremamente gradevole, provare per credere. Aspro, certo, ma al contempo dolce a sufficienza, e dunque ideale per chi è alla ricerca di un qualcosa da gustare sorso dopo sorso nelle calde notti estive. Alcuni bartender, poi, hanno incominciato a servirlo in bicchieri con il bordo ricoperto da granelli di sale, «rim» in gergo tecnico, con l’obiettivo di dare al tutto più sapidità, e forse di emulare – seppur in chiave decisamente più edulcorata – il tradizionale incontro di Tequila, sale e limone. Morale: il Paloma è pronto a sgomitare non solo per dare un inedito lustro al troppo spesso bistrattato Tequila, ma soprattutto per diventare un nuovo classico di tendenza, in barba al cugino Margarita, al modaiolo Moscow Mule o a quell’eterno tormentone estivo che porta il nome di Mojito. Ecco allora la ricetta, da replicare anche a casa, per sentirsi i trendsetter del momento.


Paloma tra storia e ricetta

La storia
La paternità del Paloma è sconosciuta, anche se è certo che abbia avuto origine nello Stato messicano di Jalisco e che a renderlo celebre sia stato Don Javier Delgado Corona, mitico patron e bartender del locale La Capilla a Tequila. Cocktail fresco e beverino, è di semplice e veloce preparazione.

La ricetta Iba

Tecnica:
Build
Bicchiere:
Highball
Ingredienti:
50 ml 100% Agave Tequila
5 ml Succo di lime fresco
Pizzico di sale
100 ml Soda di pompelmo rosa
Garnish:
Fettina di lime



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